Prosegue il percorso autoriale di Alessandro Siani. Al terzo film da regista, co-sceneggiatore e interprete, il comico napoletano mantiene intatta la formula della commedia per famiglie che il pubblico ha dimostrato di gradire. I precedenti Il principe abusivo e Si accettano miracoli hanno incassato la ragguardevole circa di 15 milioni di euro ciascuno provando che il carisma di Siani faccia una certa presa su una larga fascia d’età.
Mister felicità dunque punta tanto a far ridere quanto a emozionare. Siani alterna il potenziale comico del suo film, cercando di strappare risate da battute verbali e da situazioni slapstick come la mitragliata di noci al ristorante. Le differenze tra ricchezza e povertà del primo film e tra città e provincia del secondo film lasciano il posto a ottimismo e pessimismo. Nella storia l’attore interpreta un indolente disoccupato in Svizzera a che vive a scrocco della sorella. Scambiato per un mental coach capace di risollevare l’istinto motivazionale nelle persone, si trova in casa di una pattinatrice famosa che bisogno di “cure”.
La ricerca di poesia è per Siani ugualmente importante. La storia sentimentale con l’atleta interpretata da Elena Cucci diventa il pretesto per solleticare la poesia, anche visivamente con ricercate inquadrature particolarmente curate e illuminate. Diego Abatantuono e Carla Signoris sono i bravi comprimari che fanno emergere i loro personaggi senza fatica in un contesto che è effettivamente fruibile da bambini e adulti, magari già addolciti dalle festività natalizie in corso.
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